da "Generazione Giovani"
di Marco Mitrugno
La guerra è iniziata da un po’ di tempo, ma durante questi giorni si stanno notando scontri sempre più aspri tra gli esponenti della maggioranza che attaccano i magistrati, e chi li difende. Oramai il premier è logorato: lo ha fatto da solo, si sta suicidando politicamente e cerca di affibbiare la responsabilità di tutto ai magistrati che stanno indagando sul Rubygate, e a Gianfranco Fini, che secondo Berlusconi ha un accordo con i pm, per sovvertire il volere del popolo. Certo, chi crede a questa versione, probabilmente crede ancora alle fiabe e forse lo stesso Berlusconi crede poco alle parole che dice; ma questo non importa, l’importante è aizzare la gente a difendere Silvio, perchè se non ci fosse stato lui adesso ci sarebbero i comunisti. L’ultima genialata (o trovata, scegliete voi il termine più appropiato) se l’è inventata un deputato del Pdl, Luigi Vitali, a cui non basta andare in giro per le assemblee pubbliche organizzate dal suo partito nelle quali spara a zero su Fini. L’idea del deputato è quella di una proposta di legge che dovrebbe punire “l’ingiusta intercettazione”, o meglio, si dovrebbe punire chi ha ordinato di intercettare una determinata persona. Pochi giorni fa Gasparri & co. dicevano che il Pdl porta avanti le battaglie per la legalità, ma davanti a certe proposte la domanda viene spontanea: ma ci state prendendo in giro? Berlusconi e i suoi soldatini per quanto tempo ancora voglio prendere per i fondelli una nazione intera? Portano avanti sempre le solite tesi: il complotto partito nel 1994; il colpo di stato che i magistrati vogliono imbastire; la voglia di Fini di sovvertire il volere del popolo italiano. Forse Berlusconi ha i prosciutti davanti agli occhi: Emma Marcegaglia dice che il governo è assente da sei mesi; la Chiesa cattolica invita alla moralità; Napolitano invita Berlusconi a fare chiarezza. Qualche domanda dovrà anche farsela. Continua a difendere un impero che sta lentamente decadendo. Un consiglio per Silvio: invece di chiedere le dimissioni di Fini (che in passato ha rinunciato al Lodo Alfano) faccia un passo indietro e dimostri all’Italia e al mondo intero, che tutto quello di cui i pm lo stanno accusando è un’invenzione. Se poi avrà ragione, riceverà le nostre scuse.
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