Andiamo con ordine, partiamo dai video: secondo la teoria del "luminare" Feltri, alla radice dell'attrito da Berlusconi e Fini, c'è un problema personale e non politico. Infatti (sempre secondo "Il Giornale") il tutto è iniziato nel 2007, quando Striscia la Notizia, mandò in onda un video che ritraeva Elisabetta Tulliani con Gaucci nel castello dell'ex patron del Perugia. Il secondo video è quello del fuori onda "incriminato", nel quale Fini, durante il Premio Borsellino, parla di Berlusconi e il suo rapporto con la legalità e con le istituzioni di garanzia della Repubblica.
Il terzo video è quello molto più recente, della direzione nazionale del Pdl, che c'è stata ad aprile scorso e in particolare viene ripreso il passo in cui Fini si alza e punta il dito contro il monarca, gridando:"Che fai? Mi cacci?".
Questa è la "ricostruzione" in video, secondo il fedele Feltri.
L'altro punto è quello della raccolta firme, che "Il Giornale" non intende bloccare. Secondo ciò che scrive il quotidiano, gli italiani che chiedono le dimissioni di Fini sono milioni, ma siamo abituati ai falsi scoop del "Giornale".
Arriviamo al punto Veneziani, lui che aveva posto tante domande ai finiani chiedendo perchè seguissero il Presidente della Camera. Oggi sul Giornale compare un'articolo titolato:"Siamo monarchici. E ci piace Re Silvio". "Quando lo accusano di essere un monarca non capiscono che gli fanno il miglior complimento perché lo riconoscono espressione diretta e verace del suo popolo". Questo è un passaggio del suo pezzo, secondo il quale il popolo italiano sia attratto dalla monarchia; la Dc è stata la regina d'Italia fino alla sua sparizione e adesso c'è Re Silvio. Forse sarà contento "il nostro re" di essere considerato un monarca. Ma Silvio non è considerato dalla gente, Silvio E' un monarca e ne ha dato dimostrazione il 29 luglio, con l'editto d'espulsione rivolto a Fini, degno delle migliori monarchiè assolute del XVII e XVII secolo.
Chissà se "Il Giornale" continuerà la sua campagna. Probabilmente sì e sinceramente vorrei continuare a farmi due risate la mattina.
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