L'ultimo (vile) atto della camorra: uccidere Angelo Vassallo, sindaco di Pollica, comune del Cilento. Sua unica colpa essere da sempre contro la camorra e contro tutte le mafie.
Sul sito internet del Corriere della Sera sono state pubblicate delle dichiariazioni del fratello di Vassallo secondo il quale uomini "delle forze dell'ordine erano in combutta con personaggi poco raccomandabil. Ci sono delle lettere scritte sia al comando provinciale, sia al comando centrale a Roma senza alcuna risposta".
A questo punto non servono altri commenti, c'è bisogno di una reazione forte da parte del Paese, bisogna rispondere colpo su colpo, bisogna opporsi all'arroganza mafiosa, lasciar perdere i pusillanimi e partire con delle azioni coraggiose, sapecialmente da parte dei giovani, perchè l'Italia del futuro appartiene a noi, non a chi dice che Mangano è un eroe.
Bisogna ribellarsi al sistema, a tutto ciò che non va. L'uccisione di Vassallo è un chiaro attacco alle istituzioni, che però, quando si parla di infiltrazioni, si tirano indietro dicendo che è tutto falso.
Una cosa è certa la mafia non può operare da sola, un collegamento dev'esserci per forza di cose. E lo si sa da sempre. Per sconfiggere la mafia non servono le soliti frasi fatte. Per sconfiggere la mafia c'è bisogno di azioni mirate. Innanzitutto di una riforma della giustizia che garantisca la certezza della pena; togliere il diritto di voto e candidatura a chi è stato condannato per reati mafiosi (per reati mafiosi s'intendono anche quelli che stabiliscono rapporti con le cosche). E ci vuole anche un senso di responsabilità da parte di chi ci governa: un mafioso non potrà mai essere un eroe, è vergognoso che è un Senatore della Repubblica lo dichiari. I mafiosi sono solo INFAMI!
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