Il 9 novembre 1989 è una data che nessuno dimenticherà. Quella data rappresenta la vittoria della libertà sull'oppressione. Quella data rappresenta l'inizio della fine del blocco sovietico e del comunismo, che portò via con se la guerra fredda e l'ombra di una terza guerra mondiale.
Quel muro era il simbolo della guerra fredda, un conflitto che non si è mai combattuto con le armi, ma che ha tenuto col fiato sospeso tutto il pianeta, che da un momento all'altro rischiava di ricadere nell'oblio di un'altra guerra mondiale.
Il 9 novembre 1989 ci fu una grande rivoluzione, guidata soprattutto dai giovani, che erano stanchi di veder prevaricati i loro diritti, erano stanchi vedere la loro terra divisa in blocchi, comunista e capitalista. Il loro sogno si avverò, con quell'azione che riunì l'Europa, che la rese libera dal controllo delle due superpotenze di quel tempo; i giovani tedeschi riassaggiavano il sapore della libertà e riscoprivano quanto dolce fosse il suo gusto. Il gusto di poter esprimere la proprie idea, il gusto di poter uscire di casa liberi dal coprifuoco, il gusto di vivere al meglio la propria privacy senza essere spiati, il gusto di essere tutti riuniti sotto un'unica bandiera.
Quel muro, simbolo del comunismo, che nasceva come forma politica che promuoveva l'ugaglianza sociale, ma che si trasformò in un mostro, che negava i diritti dell'uomo, che toglieva la libertà, che uccideva gli oppositori, che distrusse la meritocrazia e il lavoro individuale, in nome di una lotta di classe che non raggiunse mai il suo obiettivo e che diede ad un'oligarhia che non aveva alcun interesse a risolvere i problemi del popolo.
Ancora oggi ci sono popoli oppressi da altre nazioni: come dimenticare la questione che vede protagonista l'Irlanda del Nord? Come dimenticare la lotta dei monaci tibetani? Come dimenticare il popolo Karen? Facciamo crollare il muro dell'indifferenza, che continua ad essere lì, senza che nessuno lo tocchi.
Raccogliamo l'esempio dei giovani tedeschi, muoviamoci per costruire il nostro futuro, dobbiamo essere protagonisti del nostro tempo, ora più che mai. Abbattiamo tutti i muri che ci circondano: razzismo, omofobia, indifferenza, discriminazione.
Perchè i veri cambiamenti si possono avere solo con la forza di noi giovani.
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