venerdì 6 maggio 2011

I disponibili e la dignità

di Marco Mitrugno
 
Adesso è ufficiale: il rimpasto è stato fatto. Chi ha lasciato Futuro e Libertà ha ottenuto il contentino: la poltrona di sottosegretario. Rosso, Bellotti, Melchiorre, Polidori, Cesario, Gentile, Misiti, Villari, Catone, hanno raggiunto il loro obiettivo. Ora potranno stare seduti comodi su una di quelle poltrone che li rende tanto contenti. I disponibili hanno venduto la loro dignità e il loro onore in cambio di un posto nell'esecutivo, in modo tale da fare lezione di anti-politica. 
Sì, perchè la vera politica è quella che si fa nelle sezioni, che si fa con i volantini, che si fa affiggendo i manifesti. Quello che abbiamo visto è la faccia più brutta e scurrile della politica. La politica vera, quella con la "P" maiuscola non è arrivismo o personalismo, è servizio alla collettività.
Ma, forse, i disponibili non sanno quale sia il significato della parola dignità. In questo modo non fanno altro che allontanare la gente dalla cosa pubblica e i giovani, che ne sono già schifati, non vogliono nemmeno sentirne parlare.
Silvio, invece, dice di voler abbassare le tasse, ma intanto, nominando altri nove sottosegretari, alza le spese della politica, mettendo le mani nelle tasche degli italiani. Alla faccia delle sue belle parole. 
In questi giorni Sardelli e Scilipoti festeggeranno, perchè la terza gamba della maggioranza è entrata nella squadra di governo. Ne valeva la pena, il costo è stato basso, hanno venduto una piccola virtù chiamata Dignità.

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