giovedì 5 maggio 2011

Bobby Sands: l'eroe sconosciuto


di Marco Mitrugno


Sono passati trent'anni da quel 5 maggio del 1981, quando Bobby Sands lasciò il mondo terreno. Bobby Sands è stato un ribelle irlandese, repubblicano, nazionalista e sostenitore della giustizia sociale. Nacque a Belfast nel 1954 e durante la gioventù subì varie minacce da parte dei lealisti protestanti, vicini alla Corona inglese. In giovane età aderì alla causa dell'IRA (l'esercito di volontari repubblicani irlandesi). In carcere ci finì per due volte, la seconda volta li fu fatale. Fu detenuto nel carcere di Long Kesh, fu condannato, per possesso di armi da fuoco, a quattordici anni di reclusione.
Durante il periodo di vita che trascorse in carcere diede il via a varie proteste, per denunciare lo stato in cui vivevano i detenuti irlandesi, arrestati per motivi politici. Le proteste cominciarono con il blanket protest (protesta delle coperte): in questo caso i prigioneri si rifiutavano di indossare la divisa carceraria e preferivano indossare solo una coperta.
La seconda fase della protesta, che si svolse nel 1978, fu il dirty protest (protesta dello sporco): i carcerati vollero vivere nella sporcizia totale. Spalmavano gli escrementi sulle pareti delle celle e gettavano l'urina sotto le porte, perchè erano sottoposti a violenza fisica da parte delle guardie nel tragitto che portava dalle celle ai bagni. 
Dopo aver vissuto alcuni anni in condizioni che l'essere umano non può sopportare, i detenuti decisero di avviare uno sciopero della fame, che iniziò nell'ottobre 1980. Lo scioperò terminò dopo che il governo britannico annunciò che sarebbero variate le condizioni di vita. Ma l'impegno non venne mantenuto.
Così nel marzo del 1981 fu organizzato un secondo sciopero della fame. Ma questo fu fatale per Bobby, che morì dopo 66 giorni di digiuno.
L'annuncio della morte di Sands, diede vita a giorni di rivolte nell'Irlanda del Nord. Lungo il tragitto funebre si schierarono circa 100.00 persone per rendere omaggio all'eroe irlandese. 
La morte di Bobby Sands fece accrescere la popolarità dell'IRA, alla quale aderirono molti ragazzi commossi dalla storia del ragazzo di Belfast. L'eroe, insieme agli componenti dell'IRA, morti per liberare l'Irlanda del Nord dall'occupazione britannica, vengono considerati martiri, che hanno lasciato il mondo per la libertà della patria.
Quella di Bobby Sands è una storia ancora attuale. Il tempo è passato, ma la situazione non è cambiata: l'Irlanda del Nord è ancora occupata dalla Corona britannica e di tanti in tanto arrivano notizia di nuovi attentati da parte di repubblicani cattolici facenti parte dell'IRA. 
Siamo nel 2011, ma l'Irlanda è ancora una colonia, una colonia che si trova nello stesso continente del paese occupante. E sono le storie come queste che devono far riflettere su quanto sia importante l'unità di una nazione e l'identità nazionale. Bobby Sands si battè per questo, morì per questo. 
Deve essere ricordato per questo motivo: in un periodo in cui si sta perdendo il senso di appartenenza ad una nazione e ad una bandiera, sono le storie come quella di Bobby Sands che devono riaccendere le coscienze.

Nessun commento:

Posta un commento