Che esponenti che ha il Pdl! Dovrebbe essere il Partito dell'amore, ma non lo è stato, non lo è e non lo sarà. Specialmente dopo l'intervento di Ciarrapico durante il dibattito al Senato sulla fiducia al Governo. Il senatore, che si è più volte dichiarato fascista, nonostante i richiami del Ppe, qualche tempo fa.
Ieri però ha superato il limite, dando a Fini e ai finiani dei rinnegati e chiedendosi se Fini e i suoi hanno ordinato le kippah (il tradizionale copricapo che usano gli ebrei uomini quando sono nelle sinagoghe) per la fondazione del nuovo partito. Tutto questo ha scatenato le reazioni di tutto il mondo politico, mi aspettavo che Berlusconi dicesse che fosse stata una battuta, come quella di Bossi, ma si è dissociato.
E' triste come un senatore della Repubblica possa fare certe dichiarazioni di stampo anti-semite, anche se lo stesso Ciarrapico ha aggiustato il tiro, dicendo che non è una questione di anti-semitismo (ma ci credo poco).
Non si capisce come Gianfranco Fini sia stato detto incompatibile con il Pdl, mentre un fascista, che fa ancora affermazioni dele genere, è considerato compatibile con un partito, che, si dice, sia liberale. Questa è la logica del berlusconismo, un fascista, un socialista e un non credente, trovano casa nel Pdl non per un'idea di pluralismo, ma per rendere omaggio ad una persona che lo ha fatto arrivare al Senato. D'altronde lo ha detto lo stesso Ciarrapico: i finiani sono stati eletti grazie a Berlusconi. Questo per far ribadire il concetto.
Le dichiarazioni di Ciarrapico, hanno trovato asilo anche nell'ala più estrema della Giovane Italia, che critica la risposta di Fli, specialmente l'ultimo trafiletto, dove l'On. Ruben dice:"Noi siamo cittadini ebrei italiani". Non si capisce cosa ci sia di strano.
Ultimamente qualcuno mi ha chiesto di rientrare nella Giovane Italia (della quale non conosco l'organigramma e non so nemmeno se ci sia), ma preferisco rimanere fuori da questo partito, voglio preservare la mia faccia e la mia dignità.
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