mercoledì 6 ottobre 2010

E adesso amici come prima


Hanno fatto pace. E come titola Ffwebmagazine, i romani non sono più porci e Roma non è più ladrona. Hanno fatto la pace come bambini, davanti ad un piatto di polenta e code alla vaccinara. Come se non fosse successo niente; come se Bossi non avesse mai detto che i romani non sono porci, come se Bossi non avesse mai detto che Roma è ladrona.
Ma d'altronde si parla di opportunità si cerca di non seminare altra zizzania all'interno di una maggioranza che riesce a reggersi in piedi grazie ai "dissidenti" di Fli.
Loro che fanno lezioni di coerenza ai finiani accusati di non rinegare il proprio passato, sono gli stessi che fino a qualche anno fa criticava lo spirito secessionista della Lega, ma che oggi fa la pace con gli stessi leghisti.
Sono gli stessi che qualche mese fa fecero opera di attacchinaggio, con manifesti dov'era scritto:"Taci padano, noi siamo Roma", ma che oggi innegginano ad un'Italia unita e federale, in stile Carroccio.
Sono gli stessi che insieme alla bandiera italiana, sventolano la bandiera de Il popolo di Roma e quella con su stampato il sole della Alpi, al centro delle polemiche in questi ultimi tempi. 
E poi che dire della Polverini che imbocca Bossi e di Alemmanno che accende il sigaro al Senatùr? Non ci sono parole. E' come se lo sgarbo lo avessero fatto loro.
Eppure non si possono dimenticare alcune frasi e striscioni del Carroccio dove si diceva che i laziali puzzano. Ma il passato non conta più, sono tornati amici. Basta un pò di polenta e di pasta per cancellare un'offesa ad un popolo come quello romano. 
D'altronde non potevamo aspettarci altro: la Lega predica il voto, ha dato tre settimane di tempo, non sarà mica una manovra politica?
Probabilmente sì, ma ormai siamo abituati a questi exploit pro Lega.
Intanto però c'era qualche esponente del Pd che ha protestato contro l'iniziativa e, di certo, non li si può dare torto.

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