lunedì 25 aprile 2011
Quel Secolo...
di Marco Mitrugno
Più o meno un mese fa il Secolo d'Italia passava dalla direzione di Flavia Perina ad un CdA formato da ex An vicini a B. Praticamente il quotidiano e organo d'informazione della destra italiana è diventato una succursale del Giornale di Sallusti e di Libero di Belpietro.
Non esisterà più quel Secolo libero che pubblicava gli editoriali di Giano Accame e di Julius Evola. Non esisterà più il Secolo d'Italia che era voce libera, che superava gli schemi, che se ne fregava del politicamente corretto e che non aveva paura di denunciare una proposta di legge che era ingiusta.
Non esisterà più quel Secolo che negli ultimi anni era stato rinnovato da Flavia Perina e da Enzo Raisi.
Ora quella storica testata della destra italiana, quella voce non conforme, sarà allineata ai quotidiani della famiglia Berlusconi, sarà l'ennesima componente del coro, che canterà le eroiche gesta del Silvio nazionale. Ed è veramente triste vedere in questi giorni le prime pagine del Secolo, con le firme di quegli identitari non conformi, ma che si sono conformati al sistema dell'uomo di Arcore.
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