di Marco Mitrugno
Per piacere, fermatelo! Fermate quel presidente del Consiglio che si presenta all'udienza del processo Mediaset e si inventa un comizio davanti al tribunale di Milano.
Per piacere, fermate quel presidente del Consiglio che insulta continuamente la magistratura e le istituzioni della Repubblica.
Per piacere, fermate quel presidente del Consiglio che dice di aver pagato Ruby per toglierla dai marciapiedi, smentendo tutti i parlamentari e ultrà che lo hanno difeso.
Per piacere, fermate quel presidente del Consiglio che ad un seminario di giovani laureati racconta barzellette, affiancato da un ministro della Repubblica.
Per piacere, fermate quel presidente del Consiglio che ha l'ossessione dei comunisti e dei traditori finiani.
Per piacere, fermate quel ministro della Difesa, che insulta e offende il presidente della Camera, infischiandosene del rispetto per le istituzioni (ma d'altronde è del Pdl).
Per piacere, fermate quei ministri, parlamentari e militanti della Lega, che invocano l'abbandono dell'Ue, ma che non si pongono le domande sul perchè l'Ue ha lasciato l'Italia in solitudine.
Per piacere, fermate quel vicministro, Castelli, che ha proposto un metodo per fermare l'immigrazione:"Spariamo sui barconi". La soluzione c'è ed è quella di aiutare la popolazione di Lampedusa e quella di Manduria, non costruendo campi da golf e casinò, ma costruendo nuove tendopoli, Al nord s'intende.
Per piacere, fermate quel ministro degli Esteri, che ha fatto perdere all'Italia l'onore e l'orgoglio. Quel ministro che in Senato va a leggere le importantissime carte provenienti da St. Lucia, ma che rimane estromesso dai vertici internazionali riguardanti la Libia.
Per piacere, fermate quel segretario nazionale, sì quello che ha fatto il salto della quaglia, dall'Idv ai Disponibili, tale Scilipoti. Ha scritto il manifesto dei "valori" della responsabilità facendo il copia e incolla da quello scritto da Gentile durante il Ventennio.
Per piacere, fermate la Siliquini, che si è venduta in nome dell'idea. L'idea di essere seduta su una poltrona del CdA delle Poste Italiane.
Per piacere, fermate Saverio Romano, neoministro dell'agricoltura, che è l'icona del modo di fare berlusconiano: nominare gente indagata o inquisita.
Per piacere, fermate il sistema di B. Non se ne più. Ogni giorno è una guerra. L'Italia sta precipitando nel baratro: il 30% dei giovani è disoccupato; Lampedusa e la Puglia sono invase dagli immigrati e non si vedono soluzioni; la giustizia è sempre più lenta, ma l'unico interesse è quello di difendere B.; la questione rifiuti non si è risolta; in Libia i ribelli chiedono aiuto. Accade tutto questo ma l'Italia (o meglio una parte) se ne frega.
Qualcuno si ponga delle domande.
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