di Marco Mitrugno
Manca poco alla prima convention nazionale di Generazione Futuro, i giovani iscritti a
Futuro e Liberta si incontreranno a Bari il prossimo 9 e 10 Aprile, nel capoluogo della regione che vede il numero maggiore d'iscritti.
La convention assume un valore di particolare importanza perché affronta alcune questioni molto delicate che riguardano il nostro paese e che i ragazzi si impegnano a discutere proponendo soluzioni all'interno di specifici forum "per l'Italia".
Si parlerà di ambiente, lavoro, innovazione, scuola, università, comunicazione e cultura. Ancora una volta la grande assente sarà l'Europa. Certamente non si sarebbe potuto lasciare da parte l'ambiente, dopo lo scoppio dei reattori della centrale nucleare di Fukushima e il referendum sul nucleare; tantomeno il welfare, tenendo conto che i dati riguardanti la disoccupazione giovanile hanno raggiunto cifre esorbitanti, si parla del 30%.
Non manca il dibattito sulla scuola e l’università, centro di formazione sociale e culturale per noi giovani, alla luce della nuova riforma Gelmini e delle sue carenze: non abolisce il valore legale del titolo di studio, non investe nell'innovazione e nella ricerca, ma al contrario taglia i fondi disponibili a scuole e università lasciandole arretrate rispetto agli istituti degli altri paesi europei.
Ma dove e' l'Europa? Oggi che la maggior parte delle politiche europee passa da Bruxelles, non si e' riuscito a trovare uno spazio per discutere dei vari programmi disponibili per i giovani sia a livello studentesco - formativo che professionale. Per non parlare della nuova strategia Youth on the Move presentata dalla Commissione europea che dovrebbe dare un imprinting differente per le nostre attività giovanili.
Nella speranza di un prossimo incontro ad hoc sul tema, auguriamo a Generazione Futuro di riaccendere a Bari la passione che avevamo quando per la prima volta ci siamo ritrovati a Perugia instaurando i legami di quella che e' stata e che sarà la nostra "comunità" politica. Quel giorno eravamo 1500 e anche in Puglia avremo l'occasione per dimostrare che il movimento giovanile di Fli è realmente plurale e partecipato, un'occasione di dibattito sereno ma sincero, a dimostrare che la nostra politica è diversa da quella che in questi giorni stiamo vedendo nella Camera dei Deputati. Tocca a noi ora dimostrare che i giovani possono fare proposte serie e reali per il bene del paese.
Nessun commento:
Posta un commento