venerdì 8 luglio 2011

Sì Tav per la mobilità dei giovani in Europa


da Il Patto Sociale

di Marco Mitrugno

No Tav, Sì Tav. E’ lo scontro che in questo periodo sta animando la Val di Susa. Tra chi dice che la Tav è un’opera inutile e che fa spendere una barca di soldi pubblici e chi, invece, sostiene che l’alta velocità sia un’infrastruttura da costruire al più presto, per mettere l’Italia al passo con gli altri paesi d’Europa, lo scontro non era mai stato così duro. Basta vedere i video dei telegiornali che hanno descritto gli scontri tra i cosiddetti “eroi” (così li ha definiti Grillo) e le forze dell’ordine.  E’ un peccato che Grillo, che si definisce un innovatore poi risulti un conservatore e reazionario, lui che usa internet per comunicare e per fare politica.
La Tav nel 2011 ha un’importanza fondamentale, senza l’alta velocità l’Italia è tagliata fuori dall’Europa che conta (per dirla con il gergo calcistico). Quelle dei valsusini, sono idee rispettabilissime, ma che puntano ad una logica isolazionista della nostra nazione e non c’è bisogno di scandalizzarsi se poi tra quei contestatori si trova qualche leghista. Gli uomini in camicia verde sono i padri dell’isolazionismo nostrano.  Se poi si aggiungono i soliti centri sociali e i black bloc, che della Val di Susa non conoscono niente e si presentano sulle montagne per combattere il sistema, come dicono loro, allora si perde qualsiasi speranza di dialogo tra chi è pro e chi è contro la Tav.
Si pensi che senza i treni ad alta velocità per raggiungere Lione dal nord Italia, servono almeno cinque ore di viaggio in treno, praticamente un’odissea. Si prenda in considerazione l’Interrial, un biglietto che permette ai giovani di raggiungere i posti e i paradisi più remoti d’Europa: l’assenza di una linea ad alta velocità convince i ragazzi, che hanno deciso di passare una vacanza in Italia, a desistere, perché per raggiungere il nostro paese le linee non sono adeguatamente veloci ed efficienti. Ovviamente tutto questo provoca un danno all’economia italiana e a tutto quello che deriva dalla presenza di giovani turisti nel Bel Paese.
Inoltre la mancanza di una linea ad alta velocità non si ripercuoterebbe solo sul turismo, ma anche sui trasporti. Il trasporto di merce su gomma è molto più lento e più costoso di quello ferrovia. Per trasportare prodotti con i vecchi tir, c’è bisogno di pagare il carburante, le autostrade, i pneumatici, gli autisti, senza tenere in considerazione che su gomma si viaggia ad una velocità massima di 100km/h, mentre con la Tav si raggiunge una velocità media di 200km/h circa.
Il sistema ferroviario dovrebbe essere migliorato non solo in ottica internazionale ed europea, ma anche in ottica nazionale. Ad esempio, non esistono agevolazioni per i ragazzi che viaggiano e si muovono da una parte all’altra d’Italia. Il prezzo dei biglietti è sempre alto, eppure si dovrebbe essere a conoscenza che i giovanissimi hanno una minore disponibilità economica, in confronto a chi una vita ce l’ha già. E’ l’ennesima dimostrazione che i giovani non sono ben considerati dalla nostra classe dirigente, ma allo stesso tempo sono gli stessi giovani che non riescono ad imporsi e ha pretendere ciò che in altri paesi i loro coetanei hanno già conquistato da tempo.

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