di Marco Mitrugno
Quello che sta accadendo all'interno di Fli da quando si è chiusa l'assemblea costituente di Milano è un vero e proprio esodo, anzi è un ritorno al passato. Durante i lavori del congresso tutti sembravano convinti di aver intrapreso la strada giusta, ma chissà cosa è scattato nella testa di quei senatori e deputati che hanno deciso di abbandonare l'entusiasmante progetto di Futuro e Libertà. Qualche sospetto c'era già, per esempio si può vedere l'atteggiamento di Barbareschi, che un giorno registrava videomessaggi al vetriolo contro Berlusconi e il giorno diceva di non essere troppo duri con il premier. Si può notare il comportamento dell'on. Rosso, che è da qualche mese che era ambiguo. Per non parlare del senatore Menardi, che in un intervista a Repubblica dice di volere la quarta legislatura, perchè tre non sono abbastanza. Uno degli ultimi transfughi è l'onorevole Bellotti, che una settimana fa a Milano sparava a zero contro Gasparri e La Russa, che diceva "Chi si vende non è libero". Adesso come farà a guardare in faccia gli ex aennini asserviti al potere berlusconiano che fino a tre giorni fa attaccava.
Questa è una visione della politica che non ci piace, che Futuro e Libertà e Generazione Futuro, soprattutto, devono combattere, per ridare dignità all'arte della politica. Berlusconi e i suoi assistenti (se si possono chiamare così) stanno attuando nuovamente il calciomercato, così come si era fatto in vista del voto di fiducia del 14 dicembre scorso. Si promettono candidature a gente che in Fli probabilmente non avrebbero trovato spazio nelle liste, perchè uno degli obiettivi primari del nostro movimento è quello di rinnovare la classe dirigente, con facce nuove, idee nuove, menti nuove e giovani.
Se non si rinnova la classe politica, se non si attua il ricambio generazionale che in tanti hanno auspicato, il nostro paese non potrà rinnovarsi, modernizzarsi ed essere al passo delle altre nazioni che inseguono l'innovazione.
E non devono importarci le scelte dei singoli, che seguono i propri interessi. Bisogna pensare al futuro di un partito che è appena nato e al suo movimento giovanile, che appena nato fa parlare di se, più di altri movimenti che esistono da un paio d'anni, ma è come se non fossero mai nati. Perchè la vera forza di Fli non sono gli eletti, siamo noi giovani che ci impegniamo senza alcun interesse, in nome di un'Italia nuova e più giusta.
Ed è per questo che non dobbiamo preoccuparci di chi ci abbandona, perchè chi lo fa è un pusillanime, è una persona che non ha il coraggio di cambiare il paese. Quindi andiamo avanti senza paura.