di Marco Mitrugno
Hanno salvato il governo lo scorso 14 dicembre e adesso tengono Berlusconi sotto scacco. Come se non bastasse adesso possono vantarsi di avere un ministro (e che ministro!): sono i Responsabili, i vari Scilipoti, Moffa, Siliquini e Sardelli hanno il potere di decidere se mandare a casa o meno Berlusconi e l'intero esecutivo.
E pensare che alcuni di loro fino a quattro mesi fa era sconosciuto e adesso ricatta Silvio per ottenere un posto nel governo.
Ma adesso hanno ottenuto quello che volevano (anche se alcuni rumors dicono che stiano pressando per raggiungere una poltrona da sottosegretario), i deputati Disponibili hanno il loro rappresentante all'interno del Consiglio dei Ministri: Saverio Romano. Praticamente abbiamo "perso" Bondi, ma abbiamo "acquistato" Romano. Sarai lui a dirigere il dicastero dell'agricoltura.
Ciò che fa più effetto è che quando c'erano i sospetti di una compravendita di parlamentari, Berlusconi diceva che era tutto infondato, che i deputati che cambiavano casacca lo facevano per senso di responsabilità (disponibilità) verso il paese, senza alcun tipo di spirito personalista ed arrivista. Poi però sono arrivati i mal di pancia: Razzi (ex Idv) chiedeva un spazio maggiore, perchè per più di qualche volta ha votato responsabilmente. Infine siamo arrivati a questo punto. Saverio Romano è ministro dell'agricoltura e (tanto per cambiare) è indagato per concorso esterno in associazione mafiosa; naturalmente, come è sempre successo, l'intera coalizione di governo e la stampa vicina al Cav. si è scagliata contro la magistratura reazionaria, eversiva e comunista.
Peccato però che qualche perplessità l'abbia espressa anche il presidente Napolitano, chiedendo a Romano chiarezza sulla sua posizione di indagato.
Quindi ancora una volta il governo Berlusconi se ne frega della legalità e della questione morale. Ed è gravissimo notare questo atteggiamento nella società civile, dove c'è gente che si riempe la bocca di belle parole, ma che in pratica lascia da parte un valore importante, che dovrebbe essere fondante di un buon vivere civile, come quello della legalità. Per questo quella di oggi è l'Italia dei Disponibili.